Un antico vocabolario etimologico alla voce codice riporta tra l’altro queste espressioni: “I Romani scrivevano ordinariamente intagliando e graffiando con lo stilo i caratteri sopra tavolette ricoperte di una leggera falda di cera.
La riunione di sifatte tavolette fece correre all’idea di tronco o di ceppo che i latini chiamavano CODEX o CAUDEX.
Questa voce trapassò a significare principalmente collezione di leggi…” Una descrizione affascinante sulle antiche tecniche di scrittura, di raccolta e custodia di ciò che è importante.
Una immagine che si presta ad interpretare la costellazione di fatti e di significati cui allude il CODICE DEONTOLOGICO.
In questa occasione si vuole riflettere sulla capacità intrinseca al codice di legare le epoche, i principi alle pratiche; di coinvolgere altre discipline; di raccogliere le sfide derivanti dai nuovi scenari.
Abbiamo il piacere di vivere questa riflessione con alcuni colleghi medici dell’Ordine di Padova e con due esperti provenienti dall’Università di Münster, il Prof. A. Autiero, e dall’Università di Trento e dal Comitato Nazionale di Bioetica, il Prof. C. Casonato.
PROGRAMMA
8.30 Iscrizioni
9.00 Presentazione del Corso Camillo Barbisan – Giustina De Silvestro
9.15 Saluto autorità
9.30 Intervento del Presidente Paolo Simioni
9.45 Noi e il Codice: Dialogo con 3 Medici Un Giovane Medico: Deris Boemo Un Medico di famiglia: Aurelio D’Agostino Un Medico “di lungo corso”: Angelo Gatta
10.30 Interpretiamo il Codice Il Codice in prospettiva etica Antonio Autiero Il Codice in prospettiva giuridica Carlo Casonato