S. GIACOMO DELLA MARCA - San Francesco Grande - Padova

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FRATELLI ILLUSTRI A PD
San Giacomo della Marca (1393-1476)
 
Domenico di Antonio Gangala nacque nel 1393 a Monteprandone, un paesino nella diocesi di Ascoli Piceno da una famiglia che gli permise di dedicarsi agli studi. Di grande intelligenza si laureò in diritto civile ed ecclesiastico a Perugia.
Ottenne un incarico nella magistratura di Firenze, ma in occasione di una visita all’altare di Santa Maria degli Angeli ad Assisi sentì la “chiamata” e il 25 luglio 1416 vestì l’abito dei frati Minori, col nome di Giacomo della Marca. Gli fu maestro san Bernardino da Siena e sotto la sua guida divenne un efficace “oratore apostolo”. Fu il grande restauratore dell’Osservanza della regola, che riportò la famiglia francescana alla povertà che san Francesco aveva tanto raccomandato.
Sarà compagno di san Giovanni da Capestrano, su invito di papa Martino V, nel combattere l’eresia. Nel 1427 partì per la Germania. Predicò poi a Vienna, Praga, Norimber-ga, Ratisbona, Ulm. Si spinse fino in Norvegia, Prussia e Polonia. Si diresse in Boemia dove Giovanni Huss, pochi anni prima aveva sparso tra i fedeli e sacerdoti le sue dottrine eretiche.
Raccolse l’invito dell’imperatore Sigismondo e nel 1431 si recò in Ungheria dove, di villaggio in villaggio, predicò, convinse e convertì chi era eretico. Si recò più volte in Bosnia per ristabilire la regolare osservanza e nel 1435 l’imperatore Sigismondo lo chiamò ad Inglavia, in Moravia a un congresso per rendere più solenne la sottomissione della Boemia al romano pontefice.
Consumò cinquant’anni della sua vita a predicare in ogni dove, di nazione in nazione, quasi avesse un mezzo di trasporto come l’aereo, anziché solo le sue gambe!
La storia ha visto ben sette papi nominarlo nunzio apostolico, mentre le città italiane se lo disputavano per averlo come predicatore.
Onorò con la sua presenza il convento, ma anche l’ospedale di San Francesco Grande di Padova retto dagli Osservanti. A Venezia un altorilievo in marmo del 1440 ricorda il suo passaggio. A Padova in particolare ad ascoltarlo accorrevano in folla gli studenti dell’università e, tra questi, vi si trovava spesso Martino dei conti Tomitano che, dietro impulso del santo, si fece religioso francescano, con il nome di Bernardino da Feltre, nel convento di San Francesco Grande di cui egli poi fu anche superiore.
L’effige di san Giacomo della Marca lo rappresenta nella semplicità dell’abito francescano, con in mano un calice, da cui spesso esce un serpente per ricordare le tante occasioni in cui gli eretici attentarono alla sua vita e ne fu sempre miracolosamente salvato.
È stato beatificato il 12 agosto 1624 da papa Urbano VIII. Papa Benedetto XIII lo ha proclamato santo il 10 dicembre 1726.
La sua festa si celebra il 28 novembre. 
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