Padre Angelo Visentin

Padre Angelo Visentin è stato parroco di San Francesco dal 2000 al 2011, anno in cui è stato chiamato ad altro incarico.
Foto di Padre Angelo Visentin

Padre Angelo Visentin

Padre Angelo Visentin, guardiano del convento di San Francesco Grande, inizia il suo ministero come parroco con una messa solenne domenica 4 giugno 2000, presieduta dal delegato vescovile mons. Attilio Mazzola.

Subito dopo le celebrazioni della festa di San Francesco del 4 ottobre, padre Angelo con una lettera si rivolge ai giovani della parrocchia e li invita a farsi conoscere per poter programmare insieme le attività catechistiche e ricreative.

La grande sensibilità artistica e musicale che contraddistingue padre Angelo lo porta a favorire nella nostra bella chiesa concerti di musica classica, gospels, eseguiti da orchestre sia italiane che straniere. Continua pure a rendersi disponibile alle varie manifestazioni proposte dall’assessorato alla cultura, ai “Notturni d’arte” e visite guidate alla chiesa. Anche l’oratorio di Santa Margherita viene meglio conosciuto grazie alla convenzione stipulata dalla parrocchia con Legambiente per la sua apertura e custodia.

Nei mesi estivi grande affluenza dei giovani che frequentano il catechismo nella casa alpina di Rocca Pietore per i campi-scuola.

Vengono ultimati i restauri della Sala della Carità solo al pianoterra, sede del gruppo scout che festeggia i quarant’anni di vita.

Padre Angelo rinnova la tradizione francescana del presepio, che racconta in modo plastico e colorato la pagina del Vangelo della Nascita di Gesù a Betlemme, con opere realizzate da giovani “artisti” della parrocchia.

Gli avvisi parrocchiali in distribuzione alle porte della chiesa ogni domenica hanno cambiato presentazione: sono stilati al computer e molto particolareggiati per quanto riguarda gli appuntamenti religiosi.

Continua pure la pubblicazione del periodico Porta aperta e padre Angelo invita i suoi parrocchiani ad «accoglierlo come segno amichevole di presenza e di collegamento tra le famiglie e di leggerlo con semplicità e simpatia».

I sacramenti della comunione e della cresima sono appuntamenti annuali che vedono protagonisti i ragazzi, dopo un periodo di intensa preparazione che coinvolge le famiglie e la comunità tutta.

I francescani del convento hanno sempre collaborato con la parrocchia e in occasione del 50° di professione religiosa di frate Alessandro Domenicale e del 50° di ordinazione sacerdotale di frate Luciano Marcigaglia tutta la comunità parrocchiale si stringe attorno a loro.

Il 4 ottobre 2003 avviene la posa della prima pietra dei lavori di restauro del Museo della medicina alla presenza di numerose autorità civili e religiose. Sempre nel mese di ottobre, in occasione dei festeggiamenti di San Francesco, viene ricordato anche l’anniversario della consacrazione della chiesa come testimonia una lapide posta sul primo pilastro a sinistra all’interno.

In ricordo della beatificazione di padre Claudio Granzotto, ospite del convento nell’agosto 1947, viene intitolato a suo nome il collegio universitario ospitato a palazzo Marcello.

Nel corso del mese di ottobre avviene pure il primo incontro del gruppo Giovani francescani (Gifra) presso il convento, per iniziare assieme il cammino di conoscenza di san Francesco e del Vangelo.

Anche padre Angelo appoggia la manifestazione “Volumi urbani” nelle due tradizionali edizioni di aprile e ottobre, per valorizzare i luoghi della Cittadella francescana.

Sempre attiva la scuola di ricamo, che ha sede nelle sale del centro sociale, e organizza ogni anno una mostra dei lavori realizzati dai propri partecipanti, dei veri e propri capolavori!

Nell’agosto 2004, in occasione della Giornata mondiale della gioventù che si svolge a Roma, la diocesi di Padova dà accoglienza a ben 2.700 giovani di 13 nazionalità e anche la parrocchia di San Francesco ospita quattro gruppi di ragazzi provenienti dalla Polonia, dall’Austria e dal Friuli.

Padre Angelo in un quotidiano locale lancia un appello agli amministratori perché provvedano urgentemente al restauro delle lunette del porticato, opera dello Squarcione, gravemente danneggiate dallo smog e ormai quasi illeggibili.

Nel mese di dicembre 2004 si celebrano solennemente i 150 anni della proclamazione del dogma dell’Immacolata e il 50° anniversario del restauro della cappella a lei dedicata, voluta da padre Mariano Girotto.

Una bella notizia per padre Angelo e per i ragazzi di San Francesco! Le aule del catechismo in vicolo Santa Margherita e il campetto sportivo del patronato sono disponibili: «È un dono che aspettavamo da qualche anno» dice soddisfatto padre Angelo.

In occasione della mostra “Santa Giustina e il primo cristianesimo” allestita nel novembre 2004 per celebrare il 17° centenario del suo martirio, viene restaurata dalla diocesi la tela di Domenico Campagnola Vergine con il Bambino in trono e i santi patroni della città: san Prosdocimo battezza santa Giustina e i santi Antonio di Padova e Daniele martire che si trova tuttora nell’antisacrestia di San Francesco Grande.

La comunità il 18 giugno 2005 festeggia in solennità il 38° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del suo parroco; si festeggiano pure i 75 anni di vita religiosa e i 97 di età di frate Marino Quaggia!

Gli “amici” di padre Mariano, dopo molti anni di sollecitazioni presso le varie istituzioni, riescono a ottenere la titolazione della piazzetta antistante l’oratorio di Santa Margherita che viene inaugurata con una cerimonia pubblica il 12 novembre 2005. Dopo quasi trent’anni di non agibilità per motivi di sicurezza in seguito al terremoto del 1976, viene finalmente comunicato alla stampa l’avvio dei lavori di restauro della Sala della Carità.

Ad aprile 2006 ritorna a San Francesco un’altra opera restaurata: l’Ecce Homo, il prezioso busto in marmo di Carrara, opera dello scultore genovese Filippo Parodi (1527), ricollocato nell’edicola marmorea cinquecentesca a sinistra dell’altare maggiore. Il busto era originariamente nella chiesa di Santo Stefano, poi demolita.

A conclusione della settimana di preghiere in cattedrale, i parrocchiani di San Francesco vengono invitati a una veglia di fronte al Crocifisso di San Damiano che, partito da Assisi, percorre in forma itinerante tutte le diocesi d’Italia.

Grazie a un sostanzioso contributo da parte del comune vengono effettuati lavori di miglioramento e adeguamento nel patronato di vicolo Santa Margherita. L’inaugurazione avviene il giorno della festa di San Francesco, il 4 ottobre, e una mostra fotografica illustra il percorso “storico” del patronato.

In occasione della sesta edizione della mostra mercato “Volumi urbani” nell’aprile del 2006 la Confesercenti, promotrice della manifestazione, consegna alla cittadinanza il nuovo impianto di illuminazione del porticato di via San Francesco.

A febbraio 2008, la parrocchia accoglie le reliquie di santa Elisabetta d’Ungheria, patrona del Terz’ordine francescano e celebra il suo ottavo centenario della nascita (1207-1231) con una solenne concelebrazione eucaristica.

Il 28 marzo 2008 segna una data importante: la Sala della Carità viene riconsegnata alla città e alla Chiesa di Padova dopo il restauro delle parti pittoriche e del soffitto ligneo, restauro durato ben tre anni. Il “logo” della Scuola della Carità troneggia ai quattro lati della sala quasi a formare una grande croce.

Padre Angelo si impegna a favorire le visite alla Scuola della Carità, con l’aiuto dell’associazione Salvalarte. Grazie alla convenzione con Legambiente viene pure organizzata una serie di conferenze per approfondire la conoscenza della sala affrescata dal Varotari. L’evento viene celebrato anche con un artistico calendario, edito dall’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio di Rubano, che documenta con bellissime immagini e alcune note storiche la Scuola della Carità. Sempre nell’ambito dei festeggiamenti per l’inaugurazione della sala, si tiene un concerto del maestro Giovanni Angeleri e di Micaela Mingardo con la narrazione di Francesca Fantini d’Onofrio, avente per titolo “Antichi documenti incontrano un pianoforte ed insieme narrano…”.

Nella primavera del 2009 viene ultimato il restauro delle 29 lunette sulla vita di sant’Antonio nel vecchio chiostro di San Francesco, e così pure la pulitura delle lapidi, iniziata un anno prima (giugno 2008). Un altro importante affresco del chiostro viene presentato in occasione della festa di San Francesco: rappresenta l’Immacolata venerata da san Francesco, da sant’Antonio e dal beato Giovanni Duns Scoto.

I preadolescenti di tutto il vicariato partecipano al percorso triennale di preparazione ai sacramenti “Il fuoco in città” che prevede per i ragazzi di seconda e terza media incontri settimanali e due mini-campiscuola a Posina.

In occasione della ricorrenza delle Stimmate di san Francesco tutto l’Ordine francescano secolare si riunisce per una giornata di festa. La parrocchia viene invitata ad assistere alla rappresentazione teatrale a conclusione del laboratorio di teatro guidato tutto l’anno da Giovanna Magni.

Nel mese di febbraio 2010 i parrocchiani partecipano all’ostensione del corpo di sant’Antonio, a 29 anni dall’ultima ricognizione canonica medico-scientifica del gen- naio 1981.

La parrocchia partecipa al semplice ma toccante funerale di padre Francesco Indico a Saccolongo per esprimere tutta la sua riconoscenza e tutto il suo affetto verso il parroco che l’ha guidata dal 1995 al 2000.

Nella chiesa di San Francesco assai gremita e alla presenza di numerose autorità si tiene una tregiorni nazionale dell’Ordine francescano secolare avente per tema “Semplicemente fratelli”. Celebrazioni, conferenze e concerti sono organizzate per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Un appuntamento importante per i parrocchiani è l’incontro con papa Benedetto XVI, a Mestre, l’8 maggio 2011 nell’ambito della manifestazione “Le Chiese del Nordest incontrano il papa”.

Il 4 settembre padre Angelo, chiamato ad altro incarico, saluta i suoi parrocchiani con una messa solenne in cui essi esprimono grande riconoscenza al parroco che li ha guidati per 11 anni.

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